giovedì 5 giugno 2008

Eccoci qui, siamo sopravvissuti alla smielatura dell'acacia, che ogni anno ci coglie nel mezzo della primavera. Tra un acquazzone e l'altro siamo riusciti a smielare una buona produzione, che come ogni anno, si riconosce per l'ottima qualità (definita da alcuni parametri come colore, gusto, profumo, umidità) e ripaga le fatiche di trasporto dei melari dalle colline euganee al laboratorio di smielatura.
Ora le migliaia di milioni di gocce di nettare, giacciono a riposo all'interno dei maturatori per poi essere rinchiuse (tra qualche giorno) nei vasetti di vetro, inseparabili compagni delle vostre colazioni e merende.
Guardate quest' ape che visita i grappoli succosi e profumati di una acacia, non vi sembra di sentirne il profumo?
Alla prossima smielatura! ( che sarà il castagno ed il 1000fiori ). Bzz, bzz...