giovedì 30 luglio 2009

Miele TuttiFiori e di Castagno




Stavolta vi chiederete se il sottoscritto ha avuto uno svarione, dovuto probabilmente al caldo di questi ultimi giorni di luglio, quando scrive Miele TuttiFiori. Bene questo termine non me lo sono inventato ma è stato per così dire "rubato" dal nostro amico e ovviamente consumatore di miele, il prof. Antonio Mazzetti; secondo Antonio parlare di miele millefiori poteva essere restrittivo o comunque poco rappresentativo della moltitudine florale presente nella zona dei Colli Euganei e della pianura circostante. Pertanto la parola Millefiori potrebbe essere tranquillamente cambiata in TuttiFiori, per valorizzare tutte le preziose piante che producono nettare e che quindi contribuiscono a creare quella miscela omogenea di nettare racchiusa nel vasetto. In poche parole nel miele TuttiFiori è racchiusa la flora di questa piccolo e generoso fazzoletto di terra che presenta delle increspature al suo centro, chiamate Colli Euganei, sulle cui pendici laboriose, api ed apicoltori lavorano per ottenere qualcosa di veramente magico: il miele. Un vasetto di miele descrive un territorio, attraverso l'aroma che si libera nel palato e che ci racconta i viaggi che le api hanno compiuto sui castagni del Monte Rusta, sulle acacie del Monte Cecilia, sui giuggioli di Arquà Petrarca, sul rosmarino del dell'orto di Guido il Puliero e così via. Un viaggio sensoriale che racconta migliaia di viaggi aerei che instancabilmente le nostre amiche effettuano non appena conseguono la patente di "bottinatrice".
Il "TuttiFiori" che abbiamo raccolto presenta un colore ambrato; il sapore è tipicamente dolce per il fatto che contiene molto nettare di acacia. L'aroma è molto intenso e ricco di profumi, che ricorda il fieno e l'erba.
Il Castagno è stato arricchito con la melata di
Metcalfa Pruinosa che la api hanno raccolto sulle piante, pertanto il colore è più scuro del previsto e tendente al marrone. Il sapore non è eccessivamente dolce con retrogusto leggermente amaro. L'aroma è intenso, leggermente piccante, maltato e caramellato per la presenza della melata.
Nella lavorazione di questi due mieli si sono succeduti al banco per disopercolare le persone più in gamba del momento, tra cui : Fabio detto "il nerchia", Ale detto "il Vanco", Erica detta "Nerica", Elisa detta"Eli" e naturalmente Alberto detto "il Baro". La lavorazione del miele è stata come al solito estenuante ma al tempo stesso è stata divertente e ci ha permesso di passare qualche giornata in buona compagnia.
Ora il nostro lavoro non finisce qui, perchè c'è da andare a recuperare i melari che abbiamo restituito alle api per essere puliti e riparati dopo la disopercolatura e centrifugazione, e fare i trattamenti antivarroa con le tavolette al timolo.
Ma non vi preoccupate che anche noi andremo in vacanza, in montagna tra le nostre amate cime del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, e chissà se riusciremo ad andare a trovare i nostri amici Paolo e Sara in Valcellina.
PS In foto mi trovate proprio in compagnia dei nostri amici friulani. (Elisa ha scattato la foto mentre Erica ci guardava divertita)

mercoledì 22 luglio 2009

Smielatura miele di castagno e millefiori


Cari amici
è arrivato il momento di estrarre la preziosa essenza del fiore del castagno, attraverso le fasi della smielatura dei favi che le nostre api hanno riempito in questi due mesi estivi. Il raccolto si preannuncia risicato, ma di buona qualità e la procedura prevede:

Giovedì 23 - posa degli apiscampo (per far uscire le api dai melari)
Venerdì 24 - recupero dei melari e trasporto in laboratorio
Sabato 25 - smielatura del castagno ed a seguire del millefiori
Domenica 26 - si continua a smielare e poi si festeggia!
Lunedì 27 - si riportano i melari dalle api per ripulirli e riparare i danni fatti dall'apicoltore alle cellette geometricamente perfette.

Sono i quattro giorni del miele, fatti di lavoro e sacrificio ma che infondono gioia a noi piccoli apicoltori che raccolgono il lavoro incessante di migliaia di bottinatrici che hanno percorso in lungo ed in largo i castagneti del monte Gemola e Rusta alla ricerca delle profumate infiorescenze.
Da segnalare inoltre una novità per il millefiori: grazie al lavoro di Elisa e di suo papà Maurizio, che si sono prodigati per piantare 500 piantine di lavanda, potremo dire che nella miscela dei nettari ci sarà in maniera apprezzabile il succo di questo profumato arbusto. Ovviamente nel millefiori troviamo anche altre piante ed erbe tra cui: girasole, erba medica, trifoglio, menta, origano, basilico, borragine, giuggiolo, ecc.
Se vorrete assaggiarlo dovrete attendere un mesetto, durante il quale il miele staziona in grandi contenitori di acciaio a maturare.
Un vasetto di miele racchiude un lavoro enorme da parete di questi preziosi insetti, ma anche da parte degli apicoltori!
Ora vado a nanna!Buona Notte e buona estate!

PS nella foto vedete la fioritura dei castagni di Villa Beatrice sul Monte Gemola a Baone, con lo sfondo del Monte Rusta.

Alberto