venerdì 27 marzo 2009

I prati si riempiono di tarassaco


Il tarassaco, comincia a farsi vivo nei prati e per le api significa avere a disposizione polline e nettare di alta qualità; gli apicoltori più bravi riscono anche a raccogliere questo prezioso miele che è dotato di qualità curative per il fegato intossicato. Per riuscire a raccoglerlo, gli apicoltori devono "pompare" ovvero alimentare in modo artificiale (con glucosio o altri zuccheri) le proprie api, in modo tale da avere un consistente numero di bottinatrici pronte a posarsi su questi fiori invitanti.

Il suo costo elevato è proprio dovuto al fatto che è necessario un lavoro extra sia per gli apicoltori, che per le amiche api; Io ed Alessandro non abbiamo mai pensato di produrre questo miele particolare, anche se i prati intorno all'apiario sui Colli Euganei sono ricchi di tarassaco; forse un giorno potremmo anche pensarci, ma per adesso ci accontentiamo di lasciar depositare il miele "curativo" alle api per riempire il nido e rinforzare le scorte di miele a disposizione dell'arnia.
In questo momento è possibile inserire i fogli cerei, per sostituire i vecchi favi anneriti o deformati, che verranno costruiti in maniera ottimale e con la certezza che da quei nuovi favi nasceranno le giovani api pronte a bottinare il miele principale che è sua maestà l'acacia (fioritura a fine aprile).
Se volete seguire i lavori dell'apiario scriveteci e ci metteremo d'accordo: apis.amica@libero.it.
A presto. Alberto

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