mercoledì 16 settembre 2009

I colori del Miele 2009


Qual'è il colore del miele? Di solito il miele viene valutato per il suo sapore e per gli aromi che si liberano quando ne assaggiamo un cucchiaio, ma il colore che riusciamo a percepire nel vasetto in controluce?
Che ne dite di fare questo esperimento: mettiamo dei vasetti di miele della produzione 2009 Apis Amica alla finestra e proviamo a valutare le diverse tonalità di colore assunte dai vasetti; cosa scopriamo?
L'inconfondibile Acacia, il miele dal color paglierino dall'aroma leggero e delicato di un confetto; il colore chiaro viene quindi associato ad un sapore tenue, che ricorda molto il dolce profumo del fiore d'acacia in primavera. Sapore dolce, sembra sciroppo di glucosio.
Il Tuttifiori con quel suo inconfondibile colore ambrato chiaro, con un pizzico di brio in più rispetto all'acacia, dovuto alla presenza di una grande moltitudine di fiori che donano preziose note di colore alla miscela creata dalle api (e dall'apicoltore). Il suo colore può variare di molto visto che ogni zona ha i suoi fiori, ma in generale si mantene molto equilibrato come nel gusto; molti lo usano per dolcificare senza alterare troppo il sapore delle tisane o del latte. Sapore dolce.
Il Castagno, la pianta generosa che dona frutti in autunno e nettare agli uomini, che si distingue per il miele color ambra scuro e tendente al rossastro; preannuncia al palato il suo retrogusto debolmente amaro, ricercato dagli intenditori e respinto dal pubblico meno attento.
Come si fa a non amare questo miele?
Il suo colore inconfondibile ed elegante invoglia ad aprire il vasetto, e se avviciniamo il naso avvertiremo subito quel suo profumo intenso, leggermente piccante che ricorda le infiorescenze estive della pianta.
Ed infine la melata di Metcalfa Pruinosa, insetto prezioso per gli apicoltori ma non per alcune piante, visto che si nutre della linfa. Le api raccolgono le scorie zuccherine che la metcalfa produce, e portano questo liquido molto ricco di sali minerali all'alveare per trasformarlo in melata. L'origine del prodotto è quindi diversa dal miele e non ha nulla a che vedere con i fiori! Il colore è scuro, tendente al nocciola e quasi bruno scuro; è molto denso e viscoso ed il suo sapore è tipicamente maltato e caramellato. Dona sensazione di caldo nel palato ed ha un sapore dolce (ma non troppo).
Ogni colore è un viaggio che il nostro occhio sa già distinguere, e ne trova la conferma nel palato. Non ci resta che scegliere il prodotto che più ci soddisfa, che più rappresenta il luogo in cui viviamo; pensate, nei Colli Euganei possiamo trovare questi mieli, oltre al tiglio, e forse un po' di corbezzolo.
Conoscere questi prodotti in fondo ci aiuta a conoscere un territorio che non è omogeneo e uniforme; ci regala panorami diversi solo girando attorno ad un monte, che come insegna il buon Antonio presenta a sud una vegetazione termofila di acacie e roverelle, mentre a nord il castagno (sempre che non ci troviamo in zona da macchia mediterranea tanto per essere precisi!)
Alla prossima, bzz, bzz...

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