sabato 14 febbraio 2009

E' San Valentino e le api tornano a dichiarare il proprio amore per i fiori


Ciao

ieri pomeriggio ho fatto una passeggiata intorno all'apiario, e mi sono spostato fino a raggiungere Villa Beatrice sul Monte Gemola. Dopo aver ammirato il panorama che si godeva dalla cima della collina (si vedevano benissimo le cime del Monte Baldo che si affacciano sul Lago di Garda), mi sono spostato sul lato ovest della villa; sotto le antiche mura, ho notato la presenza di alcune piante di nocciolo con i fiori carichi di polline. Non c'erano api a quell'ora (16.00), ma sono sicuro che se ritornassi nelle ore più calde di questo freddo febbraio, troverei le api che fanno scorte da portare nell'arnia. Vi aggiungo una foto di questa preziosa fioritura, che vi ricordo serve per far partire la regina nella deposizione delle uova.
Per aiutare le api, sarebbe bene mettere nel proprio orto o giardino una pianta di nocciolo, utile anche per i frutti e per i bastoni da passeggio che possiamo costruire: sono molto leggeri, flessibili e resistenti, ideali per andare in montagna!
Ora torno a scaldarmi davanti al focolare...bzz, bzz.
A presto
Alberto

venerdì 6 febbraio 2009

L'inverno sta per finire e le api sono in fermento

E' bastato l'incremento delle temperature dei giorni scorsi a far risvegliare le api e gli apicoltori, che hanno ricominciato a mettere la tuta, la maschera ed i guanti per far visita alle amiche volanti.
Quello che si osserva in queste visite molto veloci (per evitare di disturbare troppo e di rovinare il calduccio che la famiglia cerca di mantenere) sono delle api molto attive e desiderose di uscire per visitare qualche fiore di nocciolo o di nespolo del giappone. E' ancora presto per parlare di fioriture, ma la prima pianta che darà un po' di polline è proprio il nocciolo, pianta non molto frequente nei colli euganei, ma che si trova sporadicamente in qualche giardino o nei boschi limitrofi.
Le scorte sono al lumicino, pertanto bisogna provvedere al mantenimento del cibo; personalmente ho portato alle arnie bisognose di cibo dei favi di miele dell'anno precedente, che alcune famiglie molto forti avevano provveduto ad immagazzinare.
Ho notato che tutte le regine hanno incominciato a deporre covata; c'è infatti presenza di covata opercolata ma anche di uova appena deposte. E' un buon segnale, che ci fa sperare che l'arnia sarà tra breve, ricca di api operose e pronte a posarsi sui fiori.
Sperando che il clima consenta le rimanenti visite in apiario e delle ottime passeggiate al Buso dei Briganti, come faccio io al termine di un pomeriggio con le api, vi saluto e vi auguro un buon fine settimana.
Alberto

mercoledì 7 gennaio 2009

Buon Anno

Buon Anno a tutti da parte mia e da tutte le nostre amiche volanti...bzz,bzz.
L'anno nuovo è arrivato accompagnato dalla speranza che la nuova stagione apistica ci riservi una buona produzione di miele, ma soprattutto di nuove e giovani api; il blocco di alcune molecole dannose, in agricoltura, dovrebbe migliorare la situazione degli alveari in primavera.
Il freddo pungente di questi giorni dovrebbe inoltre bloccare ogni minima intenzione delle regine di deporre delle nuove uova e quindi è previsto un indebolimento della varroa che, non avendo più covata per nascondersi, potrebbe essere facilmente combattuta con l'acido ossalico gocciolato o sublimato.
Tecnica apistica a parte, vi consiglio di proteggervi con una sana alimentazione, non facendovi mai mancare miele e propoli.
Ci sentiamo presto, stay tuned. Bye

Alberto

venerdì 17 ottobre 2008

CANDELE DI PURA CERA D'API


Le candele in commercio solitamente sono a base di petrolio e una volta accese emettono sostanze tossiche come il benzene, l’acetone, il piombo e il mercurio.Utilizzare le candale di cera d’api non solo permette una respirazione “sana” perchè atossiche ma durano anche il 50% in più di quelle sintetiche.

Fatta questa premessa vi ricordo che la mieleria artigianale dei Colli Euganei, Apis Amica, produce candele arigianali ottime per scaldare l'atmosfera, a cena con il proprio partner o semplicemente per portarsela al bivacco in montagna per scrivere qualche riga sul proprio taccuino.
Parlare di candele per l'illuminazione può sembrare medievale, ma volete mettere la suggestione di una candela accesa che illumina solo nel raggio di pochi metri, e vi isola da tutto il resto?
Mettete un po' di poesia nelle vostre serate.
Ora torno alla cereria....
Il mastro ceraio

domenica 12 ottobre 2008

Visite autunnali di pre-invernamento

Ciao apidipendenti

le visite di pre-invernamento si stanno effettuando negli apiari Apis Amica e manifestano segnali preoccupanti per quanto riguarda l'infestazione di varroa; come che cos'è la varroa? E' un parassita che si attacca al corpo dell'ape e ne succhia l'emolinfa ( è come una specie di zecca che si attacca all'addome o al torace dell'ape).
Io ed Elisa ne abbiamo viste parecchie sulle nostre operaie, e preoccupati ci siamo chiesti che interventi fare: l'unico rimedio è di anticipare i trattamenti invernali anti-varroa con acido ossalico (sublimato o gocciolato) che di solito venivano effettuati a dicembre.
Per quanto riguarda le visite alle arnie, si controlla lo stato delle scorte, l'integrità e la presenza della regina, si asportano i favi periferici che rischiano di ammuffirsi a causa del clima caldo umido presente nell'arnia.
Ora torniamo in apiario per vedere le altre arnie...

A presto

Gli apimaniaci Alberto ed Elisa