giovedì 2 agosto 2012

Miele di barena (limonium)

Fioritura di luglio del limonium (Delta del Po - Rovigo)

Novità 2012!

Oltre al nomadismo nelle impervie e selvagge Dolomiti Friulane, quest'anno sperimentiamo con un piccolo apiario la produzione della barena del Delta del Po.
In questa zona infatti, molte sono le aree umide e salmastre che ospitano molti fiori tra i quali il "Limonium", che è in grado di fornire una piccola ma interessante produzione di nettare leggermente... salato!
Le api rielaborano questo nettare per farne quindi un miele dal gusto particolare e dal sapore salato.
Una rarità se consideriamo che la maggior parte dei mieli è dolce e basta, se escludiamo ovviamente il sapore amaro del castagno e quello ancora più marcato del corbezzolo (che si produce solo in Sardegna)
Un esperimento che l'apis amica realizza per la prima volta e che mira a sondare le potenzialità di questa fioritura che proprio in questi giorni sta mostrando i suoi fiorellini lilla.
Il miele che ne deriva è soggetto ad una forte presenza d'acqua pertanto in fase di lavorazione dovremo prevedere una deumidificazione, che non altera le caratteristiche organolettiche ma anzi evita il rischio di fermentazione.
A breve vi manderò i risultati. Intanto buone vacanze e a risentirci al prossimo post.

bzz, bzz

mercoledì 20 giugno 2012

Si va in montagna


Ciao

come anticipato si va in montagna. Dove? A Erto, in una valle impervia e lussureggiante di flora alpina! Infatti non appena le famiglie finiranno di bottinare lavanda e raccogliere la melata, porteremo a fine luglio le arnie al fresco delle dolomiti friulane.
La produzione sperimentale di miele di montagna, dovrebbe garantire un ottimo millefiori composto da flora spontanea tipica delle alpi come il rododendro e la melata di abete rosso e bianco, dal tipico colore scuro e dal retrogusto molto particolare. Staremo a vedere, o meglio ad assaggiare il risultato di tanta fatica.
Sicuramente anche le api potranno lavorare molto meglio e potranno evitare la fase acuta della calura estiva, che in questi giorni ci sta regalando delle temperature record.
Perciò se ci volete seguire, mettete gli scarponi e prendete pure lo zaino.

Bzz

giovedì 31 maggio 2012

Il tiglio fiorisce e la scuola finisce...


Ciao a tutti

che bella la fioritura del tiglio! Non solo perché emana un profumo inebriante per gli uomini e le api che passeggiano lungo viali e parchi, ma anche perché quando il tiglio apre i suoi fiorellini la fine della scuola è vicina. Come insegnante posso dire che anche i docenti sentono nell'aria la fine di un anno di lavoro, anche se tra poco si dovrà lavorare per le pagelle e per qualche studente saranno dolori...
Ma torniamo alla fioritura.
Se il tempo regge avremo ancora 15 giorni di nettare e polline per rinforzare il nido, riempire i melari (purtroppo un po' magri) e magari fare qualche nuova famiglia.
Sui Colli Euganei il tiglio rimane l'ultima fioritura, data la rovina dei castagni a causa del cinipide, perciò chi ci riesce ed è organizzato conviene caricare il furgone e portare le api su pascoli più felici, magari in montagna così non avete più scuse per non andare in vacanza...
E così a fine giugno porterò le api a fare rododendro e melata di abete, dove? Per ora non lo dico ma vi assicuro che sarà una sorpresa!
Volevo poi ringraziare tutti quelli che ci sono venuti a trovare al banchetto alla "Festa dei Bisi" di Baone (PD) dove abbiamo parlato tantissimo con curiosi del mondo dell'alveare, e dove abbiamo incontrato persone che apprezzano i prodotti naturali e il lavoro paziente e certosino dell'apicoltore.
Tra poco vi dirò dove avremo il banchetto con tutti i prodotti dell'Apis Amica!
A presto.

Alberto ed Elisa

mercoledì 16 maggio 2012

Finita l'acacia

Ape su grappolo d'acacia

Questa primavera pazzerella, non mi fa capire più niente! Prima caldo estivo ora freddo, pioggia e vento, ma cosa sta succedendo? Questi sbalzi d'umore del meteo sono normali per la primavera, ma gli animali e gli uomini (soprattutto gli uomini) si lamentano delle bizzarrie del tempo che talvolta guasta i programmi.
Per gli apicoltori questa ultima sferzata di fresco ha sicuramente fatto concludere la stagione dell'acacia, che anche quest'anno ci ha regalato per 20 giorni profumi intensi e quantitativi di nettare prezioso. Non tutto il nettare è stato portato al melario, vista la necessità di rinforzare le scorte delle famiglie e dei nuclei appena formati. Quindi chi ci riesce, conviene portare le famiglie dove le acacie sono ora in fioritura (nella pedemontana o nelle vallate alpine dove ci sono boschi di robinia), gli altri non possono fare altro che prepararsi al tiglio e chissà se ci regalerà un'altra annata come quella scorsa.

Buon raccolto a tutti

mercoledì 18 aprile 2012

Pericolosi ritorni di freddo

Finalmente è arrivata la pioggia, ma con essa è anche arrivato il freddo.
Cosa comporta per gli alveari? I ritorni di freddo sono dannosi per la covata, soprattutto quella che si trova nella zona periferica del favo (nella parte inferiore) e determinano la morte delle larve e delle ninfe.
Se sono presenti celle reali, anche queste soffrono e alla nascita le nuove regine si presentano più piccole e meno produttive. In queste condizioni, non riescono a fare il volo nuziale e quindi non riescono a fecondarsi. Se non si fecondano entro pochi giorni dalla nascita, non lo faranno più e rimarranno vergini, con conseguenze disastrose per la famiglia.
Personalmente ho preparato una decina di regine che però non sono state fecondate e dovrò "farne" delle altre. Il raccolto dell'acacia è a rischio non solo perchè il brutto tempo comporta problemi per la raccolta del nettare, ma anche perchè non ci saranno famiglie forti in grado di bottinare il prezioso miele.
Il bello dell'apicoltura, e di tutte le attività agricole, è che ogni anno si presentano situazioni molto diverse che devono essere interpretate e risolte in modi sempre diversi e soprattutto intelligenti. Chi non riesce ad interpretare le variabili del mondo naturale e ad elaborare nuove strategie non otterrà dei buoni risultati ma non si deve scoraggiare, ma anzi tenere presente la lezione e ricordarlo la prossima volta!
Ci sentiamo presto.
Buona acacia e buone regine a tutti!

Alberto