lunedì 4 maggio 2009

Fioritura dell'acacia

Ciao

il tempo dell'acacia è arrivato! Lo spettacolo della fioritura che si ripete ogni anno, porta a noi apicoltori la felicità di una natura generosa che si rinnova e regala il suo prezioso nettare.
Anche se dovessi smettere di fare apicoltura, continuerei a guardare le piante con lo stesso godimento che ora provo nello stare sotto un bosco di acacie, con le api che raccolgono in maniera frenetica il prezioso liquido zuccherino dai grappoli bianchi di questa pianta stupenda.
La produzione di miele è importante certo, ma il beneficio che tutti possono avere nell'ammirare il passaggio delle stagioni ed il mutare delle condizioni climatiche giorno dopo giorno, è un'attenzione che ci fa crescere e ci permette di avvicinarci alla natura nel suo significato più ampio.
La posa dei melari è avvenuta la settimana scorsa e le bottinatrici sono al lavoro; le famiglie sono un po' in ritardo come sviluppo, e ciò a causa di un andamento climatico piovoso ed umido, degli ultimi mesi.
Per adesso incrociamo le dita, nella speranza che il clima si mantenga caldo ma non troppo per permettere una buona raccolta.
A presto

lunedì 30 marzo 2009

Carico di polline


Ciao


guardate quest'ape che fa il pieno di nettare e polline dall'albicocco del mio orto; la foto è stata scattata il 15 marzo scorso e in quella tiepida giornata c'erano moltissime api sui fiori di questa generosa pianta di albicocche. La marmellata che la mamma produce, utilizzando i frutti è buonissima e soprattutto sana e priva di conservanti; a differenza di quella del supermercato questa è composta al 100% di frutta!

Bzz, bzz...

venerdì 27 marzo 2009

I prati si riempiono di tarassaco


Il tarassaco, comincia a farsi vivo nei prati e per le api significa avere a disposizione polline e nettare di alta qualità; gli apicoltori più bravi riscono anche a raccogliere questo prezioso miele che è dotato di qualità curative per il fegato intossicato. Per riuscire a raccoglerlo, gli apicoltori devono "pompare" ovvero alimentare in modo artificiale (con glucosio o altri zuccheri) le proprie api, in modo tale da avere un consistente numero di bottinatrici pronte a posarsi su questi fiori invitanti.

Il suo costo elevato è proprio dovuto al fatto che è necessario un lavoro extra sia per gli apicoltori, che per le amiche api; Io ed Alessandro non abbiamo mai pensato di produrre questo miele particolare, anche se i prati intorno all'apiario sui Colli Euganei sono ricchi di tarassaco; forse un giorno potremmo anche pensarci, ma per adesso ci accontentiamo di lasciar depositare il miele "curativo" alle api per riempire il nido e rinforzare le scorte di miele a disposizione dell'arnia.
In questo momento è possibile inserire i fogli cerei, per sostituire i vecchi favi anneriti o deformati, che verranno costruiti in maniera ottimale e con la certezza che da quei nuovi favi nasceranno le giovani api pronte a bottinare il miele principale che è sua maestà l'acacia (fioritura a fine aprile).
Se volete seguire i lavori dell'apiario scriveteci e ci metteremo d'accordo: apis.amica@libero.it.
A presto. Alberto

sabato 14 febbraio 2009

E' San Valentino e le api tornano a dichiarare il proprio amore per i fiori


Ciao

ieri pomeriggio ho fatto una passeggiata intorno all'apiario, e mi sono spostato fino a raggiungere Villa Beatrice sul Monte Gemola. Dopo aver ammirato il panorama che si godeva dalla cima della collina (si vedevano benissimo le cime del Monte Baldo che si affacciano sul Lago di Garda), mi sono spostato sul lato ovest della villa; sotto le antiche mura, ho notato la presenza di alcune piante di nocciolo con i fiori carichi di polline. Non c'erano api a quell'ora (16.00), ma sono sicuro che se ritornassi nelle ore più calde di questo freddo febbraio, troverei le api che fanno scorte da portare nell'arnia. Vi aggiungo una foto di questa preziosa fioritura, che vi ricordo serve per far partire la regina nella deposizione delle uova.
Per aiutare le api, sarebbe bene mettere nel proprio orto o giardino una pianta di nocciolo, utile anche per i frutti e per i bastoni da passeggio che possiamo costruire: sono molto leggeri, flessibili e resistenti, ideali per andare in montagna!
Ora torno a scaldarmi davanti al focolare...bzz, bzz.
A presto
Alberto

venerdì 6 febbraio 2009

L'inverno sta per finire e le api sono in fermento

E' bastato l'incremento delle temperature dei giorni scorsi a far risvegliare le api e gli apicoltori, che hanno ricominciato a mettere la tuta, la maschera ed i guanti per far visita alle amiche volanti.
Quello che si osserva in queste visite molto veloci (per evitare di disturbare troppo e di rovinare il calduccio che la famiglia cerca di mantenere) sono delle api molto attive e desiderose di uscire per visitare qualche fiore di nocciolo o di nespolo del giappone. E' ancora presto per parlare di fioriture, ma la prima pianta che darà un po' di polline è proprio il nocciolo, pianta non molto frequente nei colli euganei, ma che si trova sporadicamente in qualche giardino o nei boschi limitrofi.
Le scorte sono al lumicino, pertanto bisogna provvedere al mantenimento del cibo; personalmente ho portato alle arnie bisognose di cibo dei favi di miele dell'anno precedente, che alcune famiglie molto forti avevano provveduto ad immagazzinare.
Ho notato che tutte le regine hanno incominciato a deporre covata; c'è infatti presenza di covata opercolata ma anche di uova appena deposte. E' un buon segnale, che ci fa sperare che l'arnia sarà tra breve, ricca di api operose e pronte a posarsi sui fiori.
Sperando che il clima consenta le rimanenti visite in apiario e delle ottime passeggiate al Buso dei Briganti, come faccio io al termine di un pomeriggio con le api, vi saluto e vi auguro un buon fine settimana.
Alberto